TERAMO – L’Ordine degli Ingegneri di Teramo torna a contestare le presunte irregolarità nel concorso indetto dall’Arta (l’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente) per la copertura di un posto da architetto a tempo indeterminato e part time. Una decina di giorni fa la prima lettera inviata tra gli altri ai direttori generale e amministrativo dell’agenzia e al governatore Luciano D’Alfonso, per chiedere l’annullamento del bando che escludeva gli ingegneri dal concorso nonostante tra gli argomenti d’esame fossero presenti argomenti di esclusiva competenza della categoria. Due giorni fa la nuova nota di contestazione dopo la modifica dell’avviso da parte dell’agenzia regionale. “Il dirigente e il direttore accortisi della leggerezza hanno modificato il bando – scrive il presidente dell’Ordine nella nota inviata all’Arta, a D’Alfonso e agli assessori regionali Silvio Paolucci e Dino Pepe – eliminando le prove di esclusiva competenza degli ingegneri, ma lasciando le altre che in ogni caso appartengono anche alla sfera di competenza degli stessi”. L’esclusione della categoria dunque resta, per questo Marcozzi torna a chiedere l’intervento del presidente della Regione per far includere tra i partecipanti gli ingegneri. Nella prima lettera, l’Ordine s’era riservato di rivolgersi alla giustizia amministrativa contro il bando del concorso.
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